Cenni di sistematica
La classificazione dei funghi segue la sistematica, cioè quel ramo della micologia che si occupa dell'ordinamento delle specie fungine conosciute, sulla base dei loro molteplici caratteri: morfologici, chimici, molecolari, ecc. La sistematica prevede un'organizzazione a livelli gerarchici, detti anche ranghi; questa può essere schematizzata come una piramide il cui vertice coincide con il Regno dei Funghi e dove i diversi piani sottostanti rappresentano i ranghi che comprendono un numero sempre maggiore di elementi spostandoci verso il basso, con alla base le specie fungine.
La sistematica seguita, in termini di tipo e numero di livelli e legami tra gli stessi, può essere diversa a seconda della preferenza degli autori, oltre a cambiare nel tempo sulla base delle nuove conoscenze acquisite, quindi ciò che segue in questa breve ed introduttiva descrizione non può considerarsi né universale né esaustivo, ma solo un esempio per far comprendere meglio l'argomento ai meno esperti. Tuttavia, l'introduzione dei caratteri molecolari nello studio dei funghi, a partire circa dagli anni duemila, ha permesso di raggruppare le specie e gli altri ranghi superiori su base genetica e questo ha reso più stabile e quasi unanimemente condivisa la sistematica che oggi viene più accreditata.
Per quanto detto, pensiamo ad una semplice organizzazione in 7 ranghi (livelli) come mostrato nella figura sottostante, che sono: regno, divisione, classe, ordine, famiglia, genere, specie.
A questi ranghi possono essere aggiunti anche sottodivisione (tra divisione e classe) e sottoclasse (tra classe e ordine), non da tutti riportati.
Ogni elemento di un livello può comprendere uno o più elementi del livello sottostante e così via. Per dare un'idea della vastità del regno dei funghi, allo stato attuale delle conoscenze, secondo alcune fonti, sono note più di 100000 specie diverse, organizzate in oltre 5000 generi, circa 400 famiglie, più di 100 ordini, 16 classi e 4 divisioni.
In ogni scheda descrittiva riportata nel presente sito, viene indicato anche l'inquadramento sistematico della corrispondente specie fungina seguendo quanto riportato nel database on-line Index Fungorum, omettendo ovviamente il regno, che è sottointeso, nonché genere e specie che costituiscono il titolo della scheda stessa; per fare un esempio, il noto "porcino comune", Boletus edulis, viene inquadrato come segue:
REGNO: Fungi
DIVISIONE: Basidiomycota
SOTTODIVISIONE: Agaricomycotina
CLASSE: Agaricomycetes
SOTTOCLASSE: Agaricomycetidae
ORDINE: Boletales
FAMIGLIA: Boletaceae
GENERE: Boletus
SPECIE: edulis
Nell'esempio proposto, edulis è l'epiteto di specie, Boletus è il nome del genere e così via per i nomi dei ranghi superiori. Tutti devono essere scritti in corsivo e con l'iniziale maiuscola, mentre l'epiteto di specie è anch'esso scritto in corsivo, ma con l'iniziale minuscola.
Il suffisso del nome indica univocamente il rango di appartenenza secondo la seguente regola:
DIVISIONE: -mycota
SOTTODIVISIONE: -mycotina
CLASSE: -mycetes
SOTTOCLASSE: -mycetidae
ORDINE: -ales
FAMIGLIA: -aceae
Per fare qualche esempio, Tricholomataceae, Hydnaceae e Pyronemataceae sono famiglie; Agaricales, Helotiales e Thelephorales sono ordini; Urediniomycetes e Saccharomycetes sono classi; Basidiomycota e Ascomycota sono divisioni.
Possiamo citare ulteriori tre ranghi che si trovano a livello inferiore rispetto al rango di specie (i cui epiteti sono ancora scritti con la lettera minuscola) e detti per questo ranghi infraspecifici; questi sono sottospecie, varietà e forma che, nello schema piramidale proposto, costituiscono ulteriori tre piani alla base. Mentre il rango di sottospecie è poco utilizzato, sono abbastanza utilizzati varietà, abbreviato con "var." (vedere ad esempio Amanita muscaria var. formosa), e forma, abbreviato con "f." (vedere ad esempio Caloscypha fulgens f. caesioalba).
Ad un primo sguardo, l'inquadramento sistematico da un'idea della "parentela", intesa come affinità di caratteri, tra due o più specie diverse. Ad esempio, Russula aurea e Lactarius deliciosus appartengono alla stessa famiglia Russulaceae, mentre Amanita caesarea e Macrolepiota procera appartengono a due famiglie distinte, rispettivamente Amanitaceae e Agaricaceae, ma allo stesso ordine Agaricales; possiamo quindi affermare che, con questa sistematica, Russula aurea e Lactarius deliciosus sono tra loro più simili di quanto non lo siano Amanita caesarea e Macrolepiota procera. Suillus granulatus e Spathularia flavida , invece, appartenendo a due diverse divisioni, rispettivamente Basidiomycota e Ascomycota, hanno in comune solo il fatto di appartenere al regno dei Funghi.
Per approfondire leggermente la classificazione dei funghi, riportiamo di seguito una piccola parte di una possibile sistematica fungina in modo da introdurre alcuni fondamentali concetti di micologia:
L'esempio mostrato in figura riporta una sistematica basata su caratteri fungini morfologici e quindi di più facile comprensione anche da parte dei meno esperti; per questo motivo è stata scelta per questa breve introduzione anche se, ultimamente, tale sistematica risulta abbandonata dalla maggior parte degli autori a favore di classificazioni più complesse e molto meno intuitive, per lo più basate su caratteri e affinità biologico-molecolari.
In particolare per il regno dei funghi (nome scientifico Fungi), sono previste quattro divisioni, Zigomycota, Basidiomycota, Ascomycota e Chytridiomycota; tutte le specie fungine che interessano alla maggior parte degli appassionati di micologia appartengono alle divisioni Basidiomycota e Ascomycota e vengono spesso definite come funghi propri o funghi superiori, per distinguerli dai funghi impropri o funghi inferiori appartenenti alle altre due divisioni. Basidiomycota e Ascomycota sono tra loro ben differenziabili microscopicamente come descritto nella sezione Cenni di microscopia.
Come riportato in figura, la divisione Basidiomycota può essere suddivisa in 3 classi, tra cui quella che più ci interessa è la classe dei Basidiomycetes alla quale appartengono oltre 20000 specie; sono Basidiomycetes la maggior parte dei funghi macroscopici, tutti quelli nei quali osserviamo un imenoforo costituito da lamelle (generi Russula, Lactarius, Agaricus, Tricholoma, Amanita, ecc.), aculei (generi Hydnum, Sarcodon, Phellodon, ecc.), pori (generi Boletus, Suillus, Leccinum, Polyporus, ecc.), oltre ad una parte consistente delle specie con imenoforo liscio o a pieghe (generi Stereum, Ramaria, Cantharellus, ecc.) e di quelle con imenoforo racchiuso all'interno, cioè non esposto all'aria fino a che non maturano le spore (generi Lycoperdon, Calvatia, Phallus, ecc.).
La divisione Ascomycota, invece, può essere suddivisa in 6 classi, tra cui quella che più ci interessa è la classe degli Ascomycetes alla quale appartengono oltre 30000 specie, molte delle quali microscopiche; tra le specie macroscopiche, sono Ascomycetes quelle appartenenti a i generi Morchella, Helvella, Peziza, Tuber, ecc.