La storia
Massimiliano Danesi era un giovane appassionato di funghi benvoluto da tutto il piccolo borgo di Ponte a Moriano. Studente di Legge, nell’ambiente del bar del Paese riuscì, con la sua passione, a polarizzare un consistente nucleo di amicizie che avevano i funghi come interesse comune.
Purtroppo la sorte volle che ci lasciasse prematuramente, appena laureato all’età di trenta anni. Era l’anno 1981 i sui amici sentirono di trasformare quella che era una passione in qualcosa di più approfondito aperto allo studio di nuove specie di funghi ed alla micologia in genere. L’anno dopo, nel 1982, nasceva il Gruppo Micologico “Massimiliano Danesi”
il Gruppo deve infatti la sua origine e la voglia di stare assieme alle attività di animazione, che erano svolte nei primi anni da appositi dipendenti, decentrati dal Comune di Lucca nella piccola collettività di Ponte a Moriano, divenuta Circoscrizione periferica del Comune stesso.
Un giorno dell’82, nella sala della biblioteca, avevamo organizzato una mostra di “erbi” (così a Lucca chiamiamo le erbe di uso alimentare), che tra il numeroso pubblico fece nascere l’idea di realizzare anche una mostra di funghi. Sarebbe stato facile chiamare un esperto e allestirla, ci saremmo compiaciuti di noi stessi, avremmo capito che la materia era troppo difficile e tutto sarebbe finito lì. Invece no! Raccogliemmo adesioni e fondammo il Gruppo Micologico, dedicandolo proprio a Massimiliano Danesi, e solo dopo, con le regole associative, mettemmo mano ad organizzare la prima mostra e varie altre manifestazioni.
In questi anni qualcuno ha avuto l’occasione di approfondire la micologia; qualcuno ha iniziato a sapersi muovere nel campo scientifico. Qualcuno è diventato esperto a livello nazionale e a fare ricerche e pubblicazioni di alto livello tecnico-micologico. E questi sono l’orgoglio di tutti noi; per il nostro piccolo gruppo è un orgoglio vedere pubblicare su riviste specializzate dal nostro Marco Della Maggiora o addirittura produrre un libro sui funghi ipogei (tartufi) coma ha fatto Lamberto Gori, lavoro reso possibile anche dal fatto che all’interno del Gruppo è operativa una squadra di cercatori con relativo cane, che ci ha consentito una ricerca approfondita fino alla scoperta di una nuova specie, il Tuber bernardinii.