Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) SingerLepiota procera (Scop. : Fr.) Gray - Mastocephalus procerus (Scop. : Fr.) Pat. mazza da tamburo, bubbola maggiore, cannella, frulla, parasole, ombrellone |
Principali caratteri identificativi: M. procera può essere identificata con una certa facilità, anche da parte dei meno esperti, grazie ai suoi peculiari caratteri macroscopici. Tra questi sono da sottolineare la grande taglia, fino a 40 cm di diametro del cappello e 50 cm di altezza, il cappello decorato da squame in rilievo e più scure del fondo, il gambo legnoso, rigido e fibroso, zebrato da bande nere e dotato in alto di un anello doppio e scorrevole. Il bulbo basale è abbastanza largo e arrotondato, mai marginato. La carne del cappello è bianca immutabile, soffice, senza o con leggero odore fungino e con sapore gradevole, mentre le lamelle sono fitte, bianche, a volte con leggera sfumatura rosa. In caso di abbondante pioggia può essere raccolta con cappello dilavato, privato delle tipiche squame. Caratteri microscopici: Le basidiospore sono ellissoidali, lisce, ialine (trasparenti), con poro germinativo visibile, misurano in media 14-18 × 8,5-11 µm e sono bianche in massa. Habitat e fenologia: M. procera è estremamente comune e abbondante in tutti i boschi e ambienti prativi, purché il terreno sia sufficientemente concimato. Facile da incontrare in gruppi di numerosissimi esemplari nei pascoli e negli oliveti, dalla pianura alla montagna. È tipicamente autunnale ma in certe annate compare anche in primavera. Commestibilità: M. procera con relativo gruppo è una specie molto apprezzata e consumata in molte zone d’Italia. Deve essere scartato il gambo fibroso e duro, ma il cappello carnoso e soffice risulta adatto per diverse preparazioni e vanta specifiche ricette. A differenza di ciò che viene scritto sui libri divulgativi, in tal senso troppo semplicistici, dobbiamo però raccomandare prudenza, moderandone le dosi, operando una lunga e adeguata cottura ed evitarne il consumo in pasti consecutivi. Le Macrolepiota, infatti, sono specie molto pesanti da digerire per cui è bene non abbuffarsi; inoltre non possono essere conservate per congelamento in quanto presentano la caratteristica di favorire lo sviluppo di sostanze tossiche quando l’acqua contenuta nelle strutture passa allo stato solido. Specie a confronto: In funzione di pochi caratteri, spesso male apprezzabili, dalla M. procera tipo sono state create diverse entità infraspecifiche, talvolta considerate specie autonome, così riassumibili: |
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Inquadramento:
Note e curiosità: NN
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