Cudonia circinans (Pers. : Fr.) Fr.

 Leotia circinans Pers. - Leotia circinans var. grallipes Rahm - L. gracilis (Pers. : Fr.) Sacc. 

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Cudonia circinans

Principali caratteri identificativi: Sporoforo (ascoma) a forma di piccolo chiodo, composto da un cappello fertile largo fino a 2 cm, sorretto da un gambo alto fino a 5 cm. Cappello inizialmente globoso, ma presto schiacciato superiormente fino a depresso nella zona centrale, irregolarmente gibboso-lobato, con orlo differenziato dal gambo e molto involuto; superficie fertile (imenoforo) liscia, ma non viscida, di colore bruno chiaro, a volte con riflessi violetti scuri. Gambo cilindrico o schiacciato lateralmente, anche solcato, allargato alla base dove può essere in comune con più esemplari concresciuti, complessivamente da bruno scuro a grigio-nerastro, ma tendente a presentarsi concolore al cappello nell’estremità superiore. Carne elastica, abbastanza tenace,bianco-ocracea, con odore e sapore non significativi.

Caratteri microscopici: Spore aciculari, un po’ arcuate, lisce e ialine, 45 × 2-3 μm, dotate di setti trasversali.

Habitat e fenologia: Predilige i luoghi molto umidi dei boschi di conifere di montagna dove fruttifica a terra tra gli aghi in gruppi di numerosi esemplari, anche cespitosi o concresciuti. Specie comune nel nord Italia dove èrinvenibile solitamente in estate.

Commestibilità: C. circinans è una specie tossica; è stato dimostrato che contiene sostanze tossiche di una certa potenzialità, le stesse contenute nella mortale Gyromitra esculenta (Pers. : Fr.) Fr., anche se in quantità minori. C. circinans può quindi scatenare la pericolosa sindrome giromitrica, a lunga incubazione (consulta l'articolo sugli avvelenamenti).

Specie a confronto: La specie sicuramente più simile a C. circinans è C. confusa Bres. Le differenze tra le due entità sono da ricercarsi solamente nel colore dello sporoforo tanto che, in letteratura, viene ipotizzata una loro conspecificità; solo future analisi molecolari potranno definirne i reali limiti tassonomici.
Considerandole come specie distinte, C. confusa si differenzia da C. circinans per il cappello ocra-cannella chiaro, il gambo da biancastro a color nocciola e subcilindrico anziché ingrossato alla base; le differenze microscopiche riportate in letteratura riguardo la misura degli aschi ci sembrano di poco conto. Esemplari riconducibili alle due specie possono essere rinvenuti anche frammisti ponendo un ulteriore indizio alla loro possibile sinonimia.
Ci sono poi altre specie che possono generare confusione, ma con minore probabilità perché ben
differenziabili: Leotia lubrica (Scop. : Fr.) Pers., specie comune, raggiunge dimensioni più grandi, presenta consistenza gelatinosa, cappello giallo-verdastro, gambo giallo e spore completamente diverse; Sarcoleotia globosa (Sommerf. : Fr.) Korf presenta cappello più scuro, bruno-nerastro e diversa microscopia; Mitrula paludosa  Fr. : Fr. presenta cappello più irregolare, allungato o quasi globoso, a volte solcato, arancio-giallo, gambo biancastro e cresce in un habitat molto diverso, in luoghi molto umidi, percorsi dall’acqua, sui detriti legnosi imbevuti o immersi; anche Vibrissea truncorum (Alb. & Schwein. : Fr.) Fr. è rinvenibile su legno morto e imbevuto e, inoltre, presenta cappello giallo e gambo annerente; Cudoniella acicularis (Bull. : Fr.) Schröt. è assai più piccola, biancastra e cresce su legno morto di latifoglie.

Inquadramento:

  • DIVISIONE: Ascomycota
  • SUBDIVISIONE: Pezizomycotina
  • CLASSE: Leotiomycetes
  • SUBCLASSE: Leotiomycetidae
  • ORDINE: Rhytismatales
  • FAMIGLIA: Cudoniaceae

Note e curiosità: NN