Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray

L. rigidipes P.D. Orton - L. roseofractum Watling - L. subcinnamomeum Pilát & Dermek - Krombholziella scabra (Bull. : Fr.) Maire - Boletus scaber Bull. : Fr. - B. avellaneus J. Blum

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Leccinum scabrum

Principali caratteri identificativi: Specie di medio-grandi dimensioni, con cappello che può raggiungere i 20 cm di diametro, regolare, emisferico, raramente fino ad appianato negli esemplari vecchi, con cuticola liscia, un po' vellutata nei giovani esemplari, facilmente viscida a tempo umido e debordante. La colorazione del cappello è prevalentemente tra il bruno ed il giallo-bruno, ma non sono rare raccolte con dominante grigia.L’imenoforo, come in tutti i Leccinum, è molto spesso e distante dal gambo, composto da tubuli e pori inizialmente bianco-crema, poi sempre più scuri a maturazione passando per il giallastro, così come alla pressione. Il gambo è slanciato, cilindrico in alto e di solito ingrossato alla base dove spesso è ricurvo, duro, con superficie ricoperta di scaglie sempre più scure con la maturazione, fino al nerastro, su fondo bianco-grigiastro. La carne è inizialmente compatta nel cappello, ma presto spugnosa, mentre è molto fibrosa e tenace nel gambo, interamente bianca, immutabile al taglio, con odore e sapore deboli.

Caratteri microscopici: Presenta spore fusiformi, lisce, guttulate, 13-19 × 4-7 μm, bruno-olivastre in massa.

Habitat e fenologia: L. scabrum cresce esclusivamente sotto betulla (simbionte obbligato); è comune e abbondante nel suo ambiente, tipicamente nel periodo autunnale.

Commestibilità: Come tutti i Leccinum, è una specie commestibile, ma come la maggior parte di essi presenta proprietà organolettiche scadenti, prima tra tutte la carne troppo molle, almeno quella degli esemplari adulti. Migliora essiccandolo. Il gambo deve comunque essere scartato perché troppo fibroso.

Specie a confronto: Il primo carattere fondamentale da osservare, utile a riconoscere L. scabrum, è la carne bianca, immutabile al taglio; questo esclude quasi tutti gli altri Leccinum, tra i quali L. duriusculum (Schulzer ex Kalchbr.) Singer e L. pseudoscabrum (Kallemb.) Sutara che possono assumere colorazioni simili.
L. scabrum var. melaneum (Smotl.) Dermek, non da tutti accettata come autonoma, rappresenta una varietà identificabile per la colorazione del cappello più scura e le scaglie del gambo nerastre già nei giovani esemplari.

Inquadramento:

  • DIVISIONE: Basidiomycota
  • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
  • CLASSE: Agaricomycetes
  • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
  • ORDINE: Boletales
  • FAMIGLIA: Boletaceae

Note e curiosità: NN