Leccinum aurantiacum  (Bull.) Gray

L. quercinum (Pilįt) E.E. Green & Watling

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Leccinum aurantiacum

Principali caratteri identificativi: Cappello subgloboso negli esemplari immaturi, poi convesso, raramente piano, con superficie pileica vellutata, leggermente viscida con tempo umido, e cuticola eccedente il bordo del cappello di 2-3 mm, di colore rosso-arancio, rosso-mattone, pił o meno carico. Pori piccoli, circolari, all'inizio biancastri, poi grigi, infine grigio-verdastri, che si macchiano di nero, nerobruno al tocco; tuboli concolori ai pori, molto alti (come in quasi tutti i leccini) fino ai 2/3 dello spessore del cappello. Gambo cilindrico, alto e slanciato, attenuato all'apice, ricoperto di squame rossastre su sfondo biancastro, tendenti ad annerire, macchiato di verde, verde-blu alla base, pieno, coriaceo e fibroso. Carne del cappello abbastanza soda negli esemplari immaturi, ma presto molliccia, di colore bianco-sporco, bianco-crema, al taglio virante al grigio, grigioviolaceo, grigio-nero, con odore insignificante e sapore dolciastro.

Caratteri microscopici: Spore fusiformi, lisce, 13-18 × 4,5-6 μm, sporata bruno-olivastra.

Habitat e fenologia: Č un fungo che micorriza diverse specie di latifoglie tra cui cerro (Quercus cerris), castagno (Castanea sativa), faggio (Fagus sylvatica), dall'inizio dell'estate sino ad autunno inoltrato.

Commestibilitą: Buoni gli esemplari immaturi, senza consumare il gambo perché troppo coriaceo e fibroso. Sono analogamente da scartare gli esemplari troppo maturi perché mollicci.

Specie a confronto: Con un po' di esperienza č facilmente identificabile gią al momento della raccolta; si caratterizza per il gambo ricoperto da squamette rossastre, rosso-mattone su fondo biancastro gią nei primi stadi di sviluppo. L. rufum (Schaeff.) Kreisel si differenzia facilmente perché presenta il gambo degli esemplari giovani ricoperto di squamette bianche molto fioccose e fragili, le quali tendono a tingersi di rosso, rosso-mattone, poi marrone con l'invecchiare dello sporoforo. L. versipelle (Fr. & Hök) Snell presenta gambo ricoperto da numerose scagliette nere, tanto che nei giovani esemplari appare completamente nero; poi, man mano che lo sporoforo cresce, le squamette si distanziano e si scopre il bianco della superficie stipitale.
Attenzione alle diverse interpretazioni consultabili in letteratura: L. quercinum (Pilįt) E.E. Green & Watling č da considerare un sinonimo di L. aurantiacum come specificato nella sezione Note e curiositą.

Inquadramento:

  • DIVISIONE: Basidiomycota
  • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
  • CLASSE: Agaricomycetes
  • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
  • ORDINE: Boletales
  • FAMIGLIA: Boletaceae

Note e curiositą: Nelle presenti schede descrittive, l'interpretazione tassonomica di L. aurantiacum rispetta la descrizione originale e la tavola che ne rappresenta il typus. In parte della letteratura, invece, viene chiamato con questo nome quello che qui indichiamo come L. rufum, mentre agli esemplari che in questo articolo chiamiamo L. aurantiacum viene associato il nome di L. quercinum (Pilįt) E.E. Green & Watling.
Parte della confusione sopra descritta č da ricercare nell'etimologia dei rispettivi epiteti che contrasta con il colore delle rispettive specie; si osserva, infatti, che il nome della specie di colore rosso, L. aurantiacum, fa intendere l'arancio, mentre quello della specie di colore arancio, L. rufum, fa invece intendere il rosso-fulvo.