Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh.

A. pantherina f. abietum (E.-J. Gilbert) Neville & Poumarat - A. umbrina Pers. - A. pantherina f. exannulata A.G. Parrot - Agaricus maculatus Schäff. - A. ruderatus Batsch - A. pustulatus Schumach.

tignosa bruna, tignosa bigia

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Amanita pantherina

Principali caratteri identificativi: In condizioni tipiche, A. pantherina si presenta con colorazione pileica bruna e cappello cosparso di verruche bianche rotondeggianti e di piccole dimensioni, spesso disposte concentricamente; gli altri caratteri tassonomici determinativi sono il bordo del cappello striato per breve tratto ed il colore bianco di lamelle, gambo, anello e volva; quest’ultima ha una forma arrotondata, aderente al gambo e dissociata in anelli bianchi come accade in A. muscaria, con la differenza di essere meno sottile, più tenace ed evidente.

Caratteri microscopici: Le spore si presentano con forma ellissoidale e con dimensioni medie 8-11,5 × 5,5-8,5 µm, lisce, ialine (trasparenti) e bianche in massa.

Habitat e fenologia: Ubiquitaria, comune in tutti i tipi di bosco, in associazione, ad esempio, con quercia, tiglio, castagno, faggio, abete, pino, etc …, localmente anche molto abbondante, rinvenibile dalla pianura all’alta montagna a seconda del periodo, da fine estate ad autunno inoltrato.

Commestibilità: A. pantherina è una specie tossica che causa sindrome a breve incubazione di tipo micoatropinico, detta anche sindrome anticolinergica o panterinica proprio in derivazione del nome di questa specie. La sindrome è la stessa causata dalla nota A. muscaria, però con manifestazione più violenta e conseguente più grave sintomatologia (consulta l'articolo sugli avvelenamenti).

Specie a confronto: In condizioni tipiche, A. pantherina risulta determinabile già al momento della raccolta. La variabilità intrinseca della specie e le diverse condizioni climatiche, possono però comportare colorazioni e aspetti assai discostanti tra loro; il cappello può presentarsi da bruno molto chiaro a bruno scuro, fino a nero, oppure, come accade per tutte le Amanita provviste di decorazioni pileiche, può presentarsi senza verruche quando dilavato dalla pioggia. I questi casi è bene osservare con attenzione tutti i cratteri morfologici.
Tra le entità infraspecifiche di A. pantherina, in letteratura si trova accreditata la forma abietum che si differenzierebbe per il colore più scuro, il portamento mediamente più robusto ed il bordo del cappello poco o niente striato; noi, in linea con molti altri autori, la consideriamo sinonimo della specie tipo (vedi sinonimi) perché non riteniamo tali caratteri sufficientemente netti e costanti per una sua oggettiva distinzione. Altra forma, comunque rarissima, è la forma albida R. Schulz, che si presenta con cappello completamente bianco (da cui il nome) tanto da rendere poco visibili le verruche soprastanti. Altre varietà e forme spesso citate in letteratura, che non stiamo a riportare, sono giustificate, a nostro giudizio, da caratteri poco costanti e molto meno apprezzabili; per questo potrebbero rientrare anch'esse nella variabilità della specie tipo. Tra le altre specie e se stanti e che potrebbero ingannare i meno esperti ricordiamo in particolare:
A. franchetii (Boud.) Fayod, che si differenzia per il velo generale (verruche) giallo o giallo brunastro anziché bianco, bordo del cappello intero, colore giallastro nella specie tipo e bruno scuro nella comunissima varietà queletii (Bon & Dennis) Neville & Poumarat;
- A. rubescens Pers. : Fr., altrettanto comune e abbondante, con velo generale (verruche) di un tipico colore grigio-brunastro anziché bianco puro, bordo del cappello intero con colore che va dal bruno-rosato a vinaccia e carne arrossante all’aria, specialmente alla base del gambo e dove verminata;
- A. excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. e relativo gruppo, specialmente la sua varietà spissa (Fr.) Neville & Poumarat, diverse per il caratteristico cappello grigio con bordo intero.

Inquadramento:

    • DIVISIONE: Basidiomycota
    • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
    • CLASSE: Agaricomycetes
    • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
    • ORDINE: Agaricales
    • FAMIGLIA: Amanitaceae

      Note e curiosità: NN