Albatrellus ovinus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar

Albatrellus albidus (Pers.) ex Gray - Polyporus lutescens Velen. - Scutiger ovinus (Schaeff.) Murrill

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Albatrellus ovinus

Principali caratteri identificativi: Cappello di grandezza media, fino a 6-14 cm (con più esemplari spesso concresciuti e con i cappelli saldati tra loro), prima convesso, poi spianato, raramente depresso, con margine lobato e sottile. Cuticola liscia, poi screpolata, areolata, da bianco-gialla fino a bruna con zone verdastre, macchiata di giallo al margine. I tubuli sono corti, decorrenti, da bianchi a gialli; i pori sono piccoli (2-4 per millimetro), rotondo-angolosi, da bianchi a bianco-citrini, viranti al gialloverde al tocco. In una raccolta di esemplari giovani, è stato riscontrato il cappello di colore violaceo (vedi foto a pagina seguente). Gambo corto, irregolare, a volte clavato, normalmente eccentrico, di colore bianco, bianco-citrino, con superficie forforacea e rugosa, spesso unito ad altri esemplari. Carne bianca, poi giallo limone, molto compatta e soda, con odore fruttato un po’acidulo e sapore di mandorle dolci.

Caratteri microscopici: Spore subglobose di 3,5-4,5 × 3-4 μm, con appendice ilifera evidente, bianche in massa, spesso guttulate.

Habitat e fenologia: Fungo diffuso in tutta Italia sotto conifere, predilige i boschi di abete rosso (Picea abies), dalla tarda estate all’autunno. Comune anche sull'Appennino Tosco-Emiliano, a volte colonizza ampie aree del bosco.

Commestibilità: Consumato fresco è un commestibile di scarso pregio anche se molto giovane; si preferisce, quindi, conservarlo sott’olio o sotto aceto. Se conservato sotto aceto, dopo la cottura, la carne diventa gialla e vira al verde. Nelle nostre zone non viene consumato, mentre è localmenteapprezzato nel nord Italia.

Specie a confronto: Si può confondere con Albatrellopsis confluens (Alb. & Schwein. : Fr.) Teixeira [= Albatrellus confluens (Alb. & Schwein. : Fr.) Kotl. & Pouzar che, però, ha carne amara e molto coriacea, cappello color senape, senza tonalità verdastre; A. subrubescens (Murrill) Pouzar si differenzia perché tende a macchiarsi di arancio e non di verde. Nello stesso habitat, ma non ancora segnalato sul nostro territorio, può essere trovato A. citrinus Ryman, Fransson, Johannesson & Danell, di recente creazione, che si riconosce macroscopicamente per il colore del cappello prima bianco, poi interamente giallo limone. Si può confondere anche con Osteina obducta (Berk.) Donk, poliporacea non commestibile per la consistenza legnosa della carne che, però, si differenzia per il colore che si mantiene biancastro, non inverdente al tocco, per il cappello meno carnoso, di forma festonata e con bordo non involuto; inoltre è un lignicolo, anche se, in caso di crescita su radici interrate, ciò potrebbe non essere evidente.

Inquadramento:

  • DIVISIONE: Basidiomycota
  • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
  • CLASSE: Agaricomycetes
  • SUBCLASSE: Incertae sedis
  • ORDINE: Russulales
  • FAMIGLIA: Albatrellaceae

Note e curiosità: NN