Pseudohydnum gelatinosum (Scop. : Fr.) P. Karst.

Exidia gelatinosa (Scop. : Fr.) P. Crouan & H. Crouan - Hydnogloea gelatinosa (Scop. : Fr.)
Curr. ex Berk. - Hydnum gelatinosum Scop. : Fr. - Steccherinum gelatinosum (Scop. : Fr.) Gray - Tremellodon
gelatinosus
 (Scop. : Fr.) Fr.

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Pseudohydnum gelatinosum

Principali caratteri identificativi: Basidiomi pileati, sessili o con corto gambo laterale, di forma prima a mensola, linguiforme, poi fortemente irregolare, sporgenti orizzontalmente fino a 8 cm, con
1,5 cm di spessore. La superficie superiore è villosa, liscia solo verso l’esterno, di colore bianco più o meno sporco, fino a grigiastro e macchiato di bruno, raramente anche interamente bruno. L’imenoforo è composto da aculei conici e fitti, biancastri. Tutto il basidioma presenta una consistenza elastica, gelatinosa, con carne trasparente, traslucida, inodore e insapore.

Caratteri microscopici: Spore da sferiche a subglobose, in media 5-8,5 × 4-6,5 μm, lisce, ialine (trasparenti) e non amiloidi.

Habitat e fenologia: È una specie saprofita, rinvenibile dall’estate all’autunno su legno morto di aghifoglie, solitamente in gruppi di esemplari sovrapposti. In letteratura è segnalata anche su latifoglie. Sull'Appennino Tosco-Emiliano risulta diffusa e comune dall’estate all’autunno, ma difficilmente abbondante.

Commestibilità: Per la consistenza gelatinosa e tenace della carne, P. gelatinosum è da considerare non commestibile [vedere note e curiosità in T. mesenterica (Retz. : Fr.) Fr.].

Specie a confronto: Tenuto conto soprattutto della consistenza gelatinosa e dell’imenoforo ad aculei, tutti i testi concordano con il fatto che P. gelatinosum sia una specie praticamente inconfondibile, con aspetto decisamente unico. Certi autori distinguono una forma a cappello bianco da una a cappello bruno; tale distinzione non ha però fondamenti pratici sufficienti per essere considerata tassonomicamente valida, in quanto possono essere rinvenuti esemplari con entrambe le colorazioni, oltre che cromaticamente intermedi o chiazzati, anche nelle singole raccolte. In Europa, rappresenta l’unica specie appartenente al genere Pseudohydnum.

Inquadramento:

    • DIVISIONE: Basidiomycota
    • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
    • CLASSE: Agaricomycetes
    • SUBCLASSE: Incertae sedis
    • ORDINE: Auriculariales
    • FAMIGLIA: Incertae sedis

      Note e curiosità: NN