Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.

L. gemmatum Batsch

vescia, vescia minore

Carica immagine ingrandita

Lycoperdon perlatum

Principali caratteri identificativi: L. perlatum è in assoluto il gasteromicete più comune e abbondante e ciò ne facilita il riconoscimento. La sua caratteristica più importante sono gli aculei tozzi, robusti e conici, che si staccano spontaneamente a maturazione lasciando piccole cicatrici disposte a reticolo. Per il resto si presenta di colore bianco, bruno o bruno-grigio nei vecchi esemplari. La gleba (parte interna) è prima bianca e compatta, poi giallina e infine verdastra e verde sempre più scuro con la maturazione delle spore; resta chiara e compatta la parte inferiore che rappresenta lo pseudo-piede e che sorregge l’intera struttura soprastante. La forma dello sporoforo è più o meno piriforme, a volte clavata.

Caratteri microscopici: Le spore sono globose, in media 3-4 µm di diametro, ricoperte da aculei e verruche.

Habitat e fenologia: Si tratta di una specie veramente ubiquitaria, rinvenibile cioè in qualunque tipo di bosco e ambiente in generale, sotto latifoglie o conifere ma anche nei prati, a tutte le altitudini. Fruttifica principalmente in autunno ma può essere rinvenuta anche in primavera.

Commestibilità: Anche se di poco pregio, L. perlatum è una specie commestibile fino a che la carne interna (gleba) è ancora completamente bianca e compatta.

Specie a confronto: Tra le specie simili, accomunate dagli aculei robusti e caduchi, L. perlatum è la specie che ha questi più tozzi e l’unica che li presenta con forma non piramidale.
L. nigrescens Pers. : Pers., probabilmente la specie più simile, ha aculei più scuri oltre che più snelli e spore più grandi. L. norvegicum Demoulin, molto raro, ha spore più piccole e quasi lisce ed è presente solo in alta montagna. L. mammaeforme Pers. : Pers. presenta un velo generale membranoso che si sfalda in placche fioccose molto fragili, caratteristiche.
Con gleba che a maturazione assume una colorazione bruno-cioccolato, anziché verde scuro, ci sono inoltre L. molle Pers. : Pers. e L. atropurpureum Vittad., tra loro distinguibili solo con l’analisi microscopica.
Si potrebbe confondere con L. pyriforme Schaeff. : Pers. che, però, è lignicolo e di colore giallo, giallo-crema, giallo-ocra, con aculei più scuri e subgleba sempre bianca.

Inquadramento:

  • DIVISIONE: Basidiomycota
  • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
  • CLASSE: Agaricomycetes
  • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
  • ORDINE: Agaricales
  • FAMIGLIA: Agaricaceae

Note e curiosità: Per quanto comune e abbondante, L. perlatum non è così semplice da riconoscere come può sembrare, specialmente da parte dei meno esperti. Il fatto di essere riportato su ogni libro divulgativo e non, spesso senza citare specie simili a confronto, porta a determinare la specie con superficialità ignorando la difficoltà insita nel riconoscimento dei gasteromiceti in generale, operazione che spesso necessita di esperienza e di analisi microscopica.
Accade molto frequentemente che una raccolta venga determinata erroneamente come L. perlatum, specialmente in occasione di mostre micologiche quando l’esame dei carpofori è sommario e solo macroscopico, oppure quando la determinazione viene eseguita sulla base della consultazione di testi poco specialistici.