Hydnum albidum Peck |
Principali caratteri identificativi: Si presenta con dimensioni medie, con cappello che raggiunge al massimo i 6-7 cm di diametro, irregolare-lobato, con orlo a lungo involuto e superficie vellutata, da bianca a biancastro-sporca. Imenoforo composto da aculei adnati al gambo (non decorrenti), inizialmente biancastri, poi sul crema. Gambo solitamente centrale, poco slanciato, concolore al cappello, di solito allargato alla base e, a volte, allargato anche in alto. Superfici di cappello e gambo ingiallenti alla manipolazione, viraggio ben osservabile dopo qualche minuto.Carne poco spessa e friabile, con odore leggero, mentre il sapore può occasionalmente presentarsi amarognolo. Caratteri microscopici: Presenta spore ellissoidali allargate di dimensioni 6,4-8,4 × 5,4-7,5 µm, liscie e ialine (trasparenti), guttulate. La sporata è bianco-crema. Habitat e fenologia: H. albidum è rinvenibile in ambiente mediterraneo, solitamente sotto leccio o pino. Si tratta di una specie poco conosciuta, ma, benché mai abbondante, assai diffusa in Toscana, specialmente nei boschi del litorale. Commestibilità: Si tratta di un specie commestibile; in Toscana viene consumata insieme a H. repandum L. : Fr. con il quale viene spesso confusa. Specie a confronto: La specie più simile a H. albidum è sicuramente H. repandum L. : Fr. con il quale viene spesso confusa. H. repandum, anche se spesso si presenta di un bianco paragonabile a H. albidum, è mediamente più grande e carnoso e sprattutto presenta imenoforo decorrente e superfici non ingiallenti alla manipolazione. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: Le raccolte di H. repandum L. : Fr. aventi colorazione particolarmente chiara ed effettuate sotto leccio vengono spesso determinare erroneamente come H. albidum; casi come questo sono frequentemente riscontrabili anche in letteratura. Il carattere che viene trascurato e che è determinante per il riconoscimento di è l'ingiallimneto delle superfici alla manipolazionne, non osservabile in H. repandum. |