Cantharellus pallens PilátC. subpruinosus Eyssart. & Buyck galletto, gallinaccio, giallarellla |
Principali caratteri identificativi: Cappello con diametro fino a 8-10 cm, convesso, piano, fino a imbutiforme con l’età, di colore giallo chiaro, giallo, giallo-arancio, ricoperto da una fine pruina bianca asportabile al tocco e che si dilava facilmente con la pioggia. Bordo irregolare, sinuoso e lobato. Pseudolamelle decorrenti, concolori o più chiare del cappello, relativamente fitte e anastomizzate. Gambo giallo chiaro, spesso bianco verso la base, ricoperto anch’esso da una pruina bianca nei giovani esemplari. Sia alla manipolazione che con l’età, tutte le superfici dello sporoforo arrossano lentamente, a volte anche dopo diverse ore. Carne abbastanza spessa nel centro del cappello, più sottile al bordo, di colore giallastro, con odore fruttato e sapore leggermente piccante. Caratteri microscopici: Praticamente sovrapponibili a quelli di C. cibarius Fr. : Fr.: spore da ovoidali ad ellittiche, 7,5-9,6 × 4,6-5,6 μm, lisce, con contenuto granuloso. Sporata giallo pallido. Habitat e fenologia: In Toscana è il più comune e abbondante dei Cantharellus; è rinvenibile dalla pianura alla montagna, in diversi boschi, soprattutto sotto faggio (Fagus sylvatica), castagno (Castanea sativa) e pino (Pinus spp.). Per fruttificare necessita di abbondanti piogge nel periodo estivoautunnale. Commestibilità: Ottimo commestibile come C. cibarius Fr. : Fr., molto carnoso, si presta a tutte le preparazioni. Specie a confronto:
In Toscana, C. pallens è la specie più
comune, abbondante e carnosa del
genere Cantharellus. Il suo riconoscimento si
basa sull'osservazione della pruina bianca sul
cappello dei giovani esemplari e del leggero arrossamento, di solito
abbastanza tardivo, che inizia dal gambo dove gli sporofori sono più
manipolati. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: C. pallens è un vecchio taxon (1959) e per questo, come accade spesso, è accompagnato da una descrizione assai succinta e che si presta a diverse interpretazioni. Prima dell'attuale interpretazione, per nominare le raccolte con queste caratteristiche è stata descritta una nuova specie, C. subpruinosus, che ora è considerata un suo sinonimo.
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