Cantharellus cibarius Fr. : Fr.C. vulgaris Gray galletto, gallinaccio, giallarellla |
Principali caratteri identificativi: Cappello con diametro fino a 6-7 cm, di colore giallo più o meno carico, vellutato, lucido con tempo umido, con forma irregolare, convesso, piano-convesso, fino a concavo e imbutiforme, con orlo a lungo involuto, liscio, lobato. Pseudolamelle (pliche) decorrenti, forcate e anastomizzate, concolori al cappello. Gambo cilindrico, svasato verso l’inserzione dell’imenoforo, anch’esso concolore al cappello o leggermente più chiaro. Alla manipolazione non presenta arrossamento su nessuna parte dello sporoforo. Carne bianca con sfumature gialle, compatta, fibrosa e tenace,con odore fruttato e sapore acidulo, leggermente piccante. Caratteri microscopici: Spore da ovoidali a ellissoidali, 7,5-9,5 × 4,5-5,7 μm, lisce, con contenuto granuloso. Sporata giallo pallido. Habitat e fenologia: Rinvenuto da noi sotto conifere, in particolare pecci (Picea abies), nei boschi di montagna. Segnalato in letteratura anche sotto latifoglie, ma non sono escluse confusioni con C. pallens Pilát. Fruttifica da fine estate all’autunno, dopo abbondanti piogge, con preferenza per i fronti ombrosi. Raro in Toscana, piùcomune nel nord Italia. Commestibilità: Ottimo commestibile, ricercato in tutta Italia (anche se regolarmente confuso con C. pallens Pilát); al nord viene venduto ed è spesso preferito al porcino. Se ne sconsiglia il congelamento da crudo perché, per nostra esperienza, può assumere un sapore amaro. Specie a confronto: C.
cibarius
è l'unica specie del suo gruppo a presentare un colore giallo molto
uniforme e superfici mai arrossanti per manipolazione. Nei testi non
specialistici viene spesso riportata (a torto) come una specie comune e
facilmente riconoscibile. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: NN
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