Boletus edulis Bull. : Fr.

B. bulbosus Schaeff. - B. solidus Sowerby Sowerby - B. esculentus var. albus Pers.

porcino, gelatino, capobianco, ceppatello, brisa

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Boletus edulis

Principali caratteri identificativi: Fungo di medio-grandi dimensioni, che si riconosce facilmente per la cuticola spessa e grinzosa, un po’ debordante, tipicamente untuosa e vischiosa con tempo umido. Il colore del cappello va dal nocciola chiaro, quasi bianco, al marrone scuro, quasi nero, ma sempre più chiaro verso il margine dove spesso rimane visibile un sottile bordo bianco anche negli esemplari adulti; di forma prima regolare, diviene presto guancialiforme ed infine spianato, a volte anche depresso al centro. Il gambo è massiccio, tipicamente obeso ma di forma estremamente variabile in funzione dell’età e del substrato di crescita, di solito bianco, con reticolo bassamente in rilievo e concolore. L’imenoforo presenta tubuli e pori da bianchi a verdi, sempre più scuri con la crescita. Carne bianca, immutabile, con odore fungino, più o meno pronunciato a seconda delle condizioni climatiche e dell’habitat, e sapore dolce.

Caratteri microscopici: Presenta spore fusiformi, lisce e guttulate, 14,5-18 × 4-6 μm, bruno-olivastre in massa.

Habitat e fenologia: B. edulis è una specie molto comune e abbondante, specialmente dalla media all’alta montagna, che predilige ambienti freschi e umidi, risultando quindi poco frequente alle basse quote nei boschi termofili, come le macchie mediterranee del litorale. Nasce in preferenza sotto castagno, faggio ed abete rosso, ma anche in associazione con molte altre aghifoglie e latifoglie, indifferente al substrato. Fruttifica dall’estate al tardo autunno e resiste bene anche ai primi freddi dell’inverno.

Commestibilità: Buon commestibile, specialmente gli esemplari raccolti in selva (sotto castagno) perché tendenzialmente più profumati. Viene consumato anche crudo ma risulta spesso indigesto per cui ne raccomandiamo sempre la cottura.

Specie a confronto: Si può confondere con B. aestivalis (Paulet) Fr. (= B. reticulatus Schaeff.) che si differenzia per il cappello di colore più uniforme, mai grinzoso, per la cuticola più sottile, spesso screpolata, vellutata anziché untuosa, negli esemplari adulti con bordo concolore, e gambo più scuro, sul nocciola chiaro, con reticolo più evidente. B. aereus Bull. : Fr. si differenzia da B. edulis per la cuticola non vischiosa, di colore bronzeo non uniforme, il gambo più bruno e imenoforo con pori più piccoli. B. pinophilus Pilát & Dermek ha cappello ricoperto, nei giovani esemplari, da una fitta pruina bianca e si presenta tipicamente tra il rosso scuro ed il bruno, colore che tinge in parte anche il gambo.
Tra le specie più rare, si può confondere con B. venturii Bon che rappresenta un B. edulis con cuticola giallastra; B. edulis f. albus (Pers.) J.A. Muñoz (= B. personii Bon), invece, si presenta colorato di bianco in ogni sua parte, escluso l’imenoforo che è al solito giallo-verdastro da adulto, ed ha dimensioni medie assai più ridotte. In letteratura viene citato anche il B. edulis var. pusteriensis Ferrarese & Simonini, secondo il nostro parere difficilmente interpretabile, che si differenzierebbe principalmente per la cuticola mai untuosa e pori che, a maturazione, restano giallo-ocra senza passare al verde, con tubuli leggermente viranti al blu quando esposti all’aria.

Inquadramento:

    • DIVISIONE: Basidiomycota
    • SUBDIVISIONE: Agaricomycotina
    • CLASSE: Agaricomycetes
    • SUBCLASSE: Agaricomycetidae
    • ORDINE: Boletales
    • FAMIGLIA: Boletaceae

      Note e curiosità: NN