Scutiger pes-caprae (Pers. : Fr.) Bondartsev & SingerScutiger badius Paulet - Albatrellus pes-caprae (Pers. : Fr.) Pouzar - Polyporus pes-caprae Pers. Poliporo dal piede di capra |
Principali caratteri identificativi: S. pes-caprae è un specie con morfologia molto caratteristica e facilmente identificabile. Presenta carpofori carnosi di buone dimensioni, con cappello da bruno a bruno-rosso, vellutato e squamoso, gambo bruno-giallastro, attenuato in basso, spesso eccentrico, imenio decorrente formato da tubuli e pori, prima bianchi poi giallastri. La carne è bianca e compatta, con odore e sapore gradevoli, come di nocciola. Caratteri microscopici: Spore da ellissoidali a ovoidali, lisce, ialine e non amiloidi, con dimensioni medie 8-11 × 5,5-7 µm. Habitat e fenologia: S. pes-caprae è una specie che può essere rinvenuta nei boschi di latifoglie come ad esempio castagno e faggio, ma anche sotto aghifoglie come pini. Tranne eventi occasionali, non è una specie abbondante, mentre ci risulta molto variabile la sua frequenza, in quanto si registrano di tanto in tanto delle annate in cui viene raccolta praticamente ovunque, anche come altitudine, per poi attraversare periodi più o meno lunghi (qualche anno) durante i quali ritorna ad essere un specie poco comune. Commestibilità: S. pes-caprae è un specie commestibile, ritenuta da molti eccellente, addirittura uno dei migliori funghi eduli. Tale apprezzamento deriva dal sapore gradevole ma anche dalla consistenza della carne, ben compatta, ma non eccessivamente dura, che ne permette diverse preparazioni in cucina, compresa la conservazione sott’olio. Spesso ne viene indicato anche il consumo da crudo per il quale, però, raccomandiamo sempre di non esagerare nella quantità e nella frequenza. Specie a confronto: L’aspetto generale di S. pes-caprae, con colorazioni brune o bruno-rossastre, permette in genere di riconoscerlo anche agli occhi dei meno esperti, spesso anche solo confrontandolo coi i fotocolor riportati sui vari testi scientifici e non. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: In letteratura si trova spesso S. pes-caprae compreso nel genere Albatrellus anziché Scutiger, a seconda dell'autore consultato; i limiti tassonomici di questo gruppo di specie sono stati finalmente chiariti attraverso analisi molecolare nel 2010, quando è stata dimostrata l'autonomia tra i due generi suddetti.
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