Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr.R. cyanoxantha f. lilacina Britzelm. - R. cyanoxantha f. pallida Singer - R. angustiata (Pers.) Cooke - R. aeruginascens Peck - R. langei Bon - Hypophyllum virens Paulet colombina, colombina viola |
Principali caratteri identificativi: Nonostante la sua estrema variabilità cromatica, con un po’ di esperienza sul campo R. cyanoxantha si riconosce agevolmente. Il suo principale carattere identificativo sono le lamelle bianche, tenaci e lardacee, cioè che non solo non si rompono alla pressione, ma lasciano la pelle come unta di grasso. Per il resto presenta una superficie pileica lubrificata e brillante, asportabile fino a metà raggio e, quasi sempre, un pigmento violetto sotto la cuticola, osservabile qualunque sia il colore della superficie pileica che, come detto sopra, è molto variabile: violetto, lilacino, rosa-ciclamino, lilacino-bluastro, verdastro, grigio-verde, ocraceo, a volte macchiato di nero. Caratteri microscopici: Le spore sono largamente ellissoidali, in media 7,5-9,5 × 5,5-7 µm, ricoperte da verruche basse, isolate o poco connesse. Habitat e fenologia: R. cyanoxantha è un specie ubiquitaria, cioè che si adatta a qualunque tipo di bosco, soprattutto faggi, castagni, querce, abeti, ma non solo. È molto comune e abbondante specialmente nel periodo autunnale. Commestibilità: R. cyanoxantha è una specie commestibile. Come tutte le Russula a sapore mite, avendo aroma debole e che non sovrasta quello di altre specie, conviene gustarla da sola o al limite mista con altre specie dello stesso genere. Specie a confronto:
Tenuto conto delle lamelle bianche e lardacee, resistenti alla
pressione, le altre specie congeneri sono automaticamente escluse.
Restano alcune entità infraspecifiche della stessa R. cyanoxantha, spesso considerate rientranti nella variabilità della specie tipo, come accennato di seguito: |
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Inquadramento:
Note e curiosità: NN
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