Lactifluus piperatus (L.) RousselLactarius piperatus (L.) Pers. - L. piperatus var. amarus Gillet - L. pergamenus Fr. peveraccio |
Principali caratteri identificativi: I caratteri macroscopici principali di L. piperatus sono la forma imbutiforme negli esemplari adulti, il colore bianco, la taglia abbastanza grande, le lamelle molto fitte, prima bianche poi con tonalità giallastre, basse e decorrenti sul gambo che è tipicamente attenuato e appuntito verso il basso. Il latice è bianco e giallastro quando secca, pepato (da cui il nome), abbastanza abbondante, ma può divenire scarso negli esemplari troppo asciutti. Dato il suo aspetto sufficientemente costante, dopo un po’ di esperienza pratica, non è una specie difficile da determinare. Caratteri microscopici: Le basidiospore hanno forma ellittica, misurano in media 7-9,5 × 5-7,5 µm; sono ricoperte da creste sottili e basse, senza maglie complete. Habitat e fenologia: L. piperatus è una specie termofila e xerofila, tipica dei boschi molto caldi e asciutti di latifoglie e aghifoglie e quindi rinvenibile facilmente e abbondantemente anche in estate, quando le condizioni climatiche siccitose impediscono la crescita della maggior parte delle specie. Commestibilità: L. piperatus è una specie non commestibile, al pari di altre dello stesso gruppo (vedere specie a confronto), a causa della carne con sapore pepato intenso. Specie a confronto:
Con aspetto del cappello imbutiforme, lamelle più o meno decorrenti e
colore bianco possiamo citare diverse altre specie di Lactifluus
che potrebbero ingannare i meno esperti. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: Il genere Lactifluus, la cui specie tipo è proprio L. piperatus, comprende tutte specie tradizionalmente inserite nel genere Lactarius. Nonostante che il genere Lactifluus sia di antica creazione, la sua l'autonomia tassonomica nei confronti dei Lactarius è stata stabilita solo recentemente (2013) su base molecolare.
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