Imleria badia (Fr. : Fr.) VizziniXerocomus badius (Fr. : Fr.) J.-E. Gilbert - Boletus badius (Fr. : Fr.) Fr. - B. glutinosus Krombh. - B. vaccinus Fr. - B. messanensis Inzenga - B. paludosus Massee - B. stejskalii Bres. boleto baio |
Principali caratteri identificativi: I. badia si caratterizza macroscopicamente per il portamento tozzo nei primi stadi di sviluppo, talvolta con gambo obeso come osservabile nel genere Boletus, poi più slanciato e cilindrico come, invece, è più tipico del genere Xerocomus; il cappello presenta superficie liscia, divenente viscida a tempo umido, con colore da bruno-ocraceo a bruno-baio (da cui il nome), a volte tendente al rossastro, mentre il gambo ha colore di fondo giallo ed è decorato da fibrille brune. L’imenoforo è composto da tubuli di media lunghezza e pori larghi e angolosi, (come osservabile negli Xerocomus e negli Xerocomellus) giallo-olivastri e blu alla pressione. La carne, con odore e sapore insignificanti, è bianca e presenta al taglio un viraggio al blu che può essere notato specialmente nella sezione sopra l’imenio. Caratteri microscopici: Presenta spore fusiformi, lisce, guttulate, in media 11-15 × 4-6 µm, bruno-olivastre in massa. Habitat e fenologia: I. badia è una specie saprotrofa che predilige substrati ricchi di sostanze legnose in avanzato stato di decomposizione; presenta crescita sia isolata che a gruppi di numerosi individui, raramente anche cespitosi, di rado esplicitamente lignicola. È una specie comune dalla pianura alla montagna, molto abbondante in certe stazioni di crescita, rinvenibile soprattutto nelle abetaie e nelle pinete, più raro in presenza di latifoglie. Fruttifica dall’autunno ai primi freddi dell’inverno. Commestibilità: I. badia è da ritenersi lun buon commestibile; presenta infatti carne abbastanza compatta, specialmente nei giovani esemplari e gli sporofori sono abbastanza carnosi. Specie a confronto: Seppur con un po’ di esperienza pratica, I. badia
è facilmente identificabile già al momento della raccolta; a tale
scopoo deve essere osservata bene la colorazione dell'imenoforo che
permette di distinguerla dalle specie appartenenti ai generi Xerocomus e Xerocomellus. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: In letteratura, I. badia viene tradizionalmente inserita nei generi Boletus o Xerocomus, a seconda dell'autore consultato. Il genere Imleria, la cui specie tipo è proprio I. badia, è stato descritto nel 2014 sulla base di studi molecolari che ne hanno dimostrato l'indipendenza tassonomica dai generi sopra citati.
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