Craterellus melanoxeros (Desm. : Fr.) Pérez-De-Greg.Cantharellus melanoxeros Desm. : Fr. |
Principali caratteri
identificativi: Fungo
di medie dimensioni, forse il più grande fra i Craterellus, con
cappello che può arrivare a 6-8 (10) cm, ombelicato, poi disteso ed
infine più o meno imbutiforme negli esemplari maturi, ricoperto da
squamette adnate di colore bruno più o meno carico, a volte appena più
scure del colore di fondo che è giallo, giallo-bruno, con toni
verdastri più o meno pallidi; bordo del cappello involuto negli
esemplari più giovani, poi disteso e revoluto, sinuoso, frastagliato e
lobato a maturazione avanzata. Imenoforo formato da pliche
(pseudolamelle) di solito ben definite, raramente appena accennate,
forcate, ramificate, di colore giallino, giallo-lilla, giallo-grigio,
poi annerenti al tocco e con l’età. Gambo irregolare, liscio, solcato Caratteri microscopici: Spore 9,8-11,9 × 6-6,8 μm, ovoidali, a volte più o meno ellissoidali, lisce, guttulate, bianco-crema in massa. Habitat e fenologia: Molto raro, è rinvenibile sotto latifoglie, con preferenza per la quercia ed il faggio, ma anche sotto conifere, dall’estate fino ai primi freddi dell’autunno; presenta spesso crescita cespitosa. Commestibilità: In letteratura è dato per commestibile, ma non abbiamo avuto modo di consumarlo. Specie a confronto: Fungo caratterizzato per la sua tendenza ad annerire; si potrebbe confondere con C. ianthinoxanthus (Maire) Pérez-De-Greg., ancora più raro e da noi mai raccolto, che, secondo quanto riportato in letteratura, non annerisce. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: NN
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