Amanita proxima DuméeA. ovoidea var. proxima (Dumée) Bon & Courtec. - (?) A. aminoaliphatica Filippi |
Principali caratteri identificativi: A. proxima si caratterizza per la discreta taglia, la carne compatta con odore sgradevole, l’anello membranaceo abbastanza persistente e la volva ampia e rotonda, aperta sul gambo; superficie pileica, lamelle, anello e gambo sono di colore bianco mentre è caratteristico il colore giallo-ocra della volva e degli eventuali residui di velo generale sul cappello, in contrasto con il reso del carpoforo fin dai primi stadi di sviluppo. Caratteri microscopici: Le basidiospore sono di forma ellittica, lisce, amiloidi, bianche in massa, di dimensioni medie 8-12 × 5-9 µm. Habitat e fenologia: A. proxima è una specie tipica degli ambienti mediterranei, termofila, localmente comune ma non abbondante; è rinvenibile dall’estate all’autunno inoltrato specialmente sotto quercia o pino, dalla pianura alla media collina, anche su terreno sabbioso. Commestibilità: A. proxima è una specie tossica, causa di avvelenamenti riconducibili alla sindrome norleucinica (o nefrotossica), pericolosa perché a lunga incubazioni e con una sintomatologia abbastanza grave, con vari aspetti in comune alle due note sindromi mortali, falloidea e orelanica (consulta l'articolo sugli avvelenamenti). Specie a confronto: La specie più simile ad A. proxima è A. ovoidea
(Bull. : Fr.) Link, molto comune, il cui scambio è pericoloso in quanto
quest’ultima viene localmente consumata, sebbene abbia scadenti qualità
organolettiche; A. ovoidea
si differenzia principalmente per il colore completamente bianco anche
nella volva, che può divenire leggermente ocracea solo negli esemplari
adulti, per l’anello farinoso e inconsistente e per la taglia
mediamente più grande. |
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Inquadramento:
Note e curiosità: NN
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